vai al contenuto principale
Ricercatore

Valeria Tonioli

Macro ambito di ricerca

Studi linguistici

Progetto di

Fabio Caon, Università Ca' Foscari Venezia

  • Sinossi
  • Outcomes
  • Timeline
  • Gruppo di ricerca
  • A Venezia risiedono 36.208 cittadini stranieri, di cui il 16,5% è di origine bengalese. A fronte di tale incidenza, l’85% dei minori che accede ai servizi di Neuropsichiatria è straniero, di cui ben il 75% dal Bangladesh. Parallelamente, il reparto di neuropsichiatria dell’AULSS3 riceve costantemente richieste di valutazioni per sospetti disturbi della comunicazione – del linguaggio. I minori stranieri vengono inoltre segnalati da scuole e insegnanti per difficoltà nel processo di apprendimento della L2.

    A conferma degli studi sulla tematica (cfr. Cummins, 1989), da una prima indagine territoriale, emerge come i ritardi del linguaggio siano da imputare a una ridotta esposizione all’input linguistico orale nella L1 (lingua madre). Anche all’interno delle scuole ci si interroga sulla preparazione dei docenti ad affrontare simili situazioni in assenza di ricerche ad oggi strutturate e che forniscano strumenti e indicazioni operative (Bonifacci, 2016; Lepore, 2011). Secondo Roch (2017) risulta fondamentale ampliare le opportunità di stimolazione linguistica nei minori. Recenti studi dimostrano come “la peculiarità dello sviluppo linguistico del bambino bilingue è che l’acquisizione di due codici linguistici deve avvenire nello stesso lasso di tempo e con la stessa quantità di risorse rispetto a quanto avviene nello sviluppo linguistico monolingue” (Roch, 2017). Hart e Risley (2003) dimostrano inoltre come nella migrazione le famiglie con un basso status socioeconomico offrono una minor quantità e qualità di stimoli linguistici ai propri figli con conseguenze negative sul “ritmo dello sviluppo linguistico e sul successo scolastico in termini di abilità di lettura, di comprensione e di scrittura”. A partire da queste considerazioni è stata realizzata una ricerca di tipo qualitativo ed esplorativo con lo scopo di:

    – comprendere le rappresentazioni delle famiglie bengalesi riguardanti la disabilità;

    – strutturare percorsi di italiano come L2 per minori migranti dentro alle scuole dell’infanzia;

    – indagare i repertori linguistici, il tipo di input in L1 ed L2 che i minori ricevono a casa e scuola;

    – indagare le rappresentazioni delle famiglie, di docenti e operatori rispetto all’educazione linguistica dei bambini con background migratorio.

  • Outcomes

    – Indicazioni per operatori ed insegnanti per favorire le abilità linguistiche e comunicative con minori migranti con svantaggio socio-economico e linguistico nell’ottica di promuovere una didattica inclusiva in classe;

    – indicazioni per operatori ed insegnanti per favorire la comunicazione interculturale con genitori di minori con disabilità e con alunni bangladesi con disabilità;

    – indicazioni per operatori ed insegnanti sulla didattica della L2 nelle scuole dell’infanzia;

    – percorsi formativi per mediatori, insegnanti e operatori che lavorino con minori migranti con disabilità;

    – percorsi formativi per mediatori, insegnanti e operatori che insegnino italiano L2 nelle scuole dell’infanzia;

    – un corso di italiano L2 per bambini con background migratorio dentro ad una scuola dell’infanzia (20 ore);

    – un corso di italiano L2 per mamme della scuola dell’infanzia (20 ore);

    – un corso di italiano L2 per mamme di figli della scuola primaria dentro al gruppo di preghiera di Mestre ‘Talim’ (20 ore);

    – un affiancamento di 10 ore durante un corso di L2 specifico per genitori di alunni con disabilità;

    – materiali divulgati durante le formazioni per insegnare italiano L2 a minori migranti nelle scuole dell’infanzia.

  • Timeline

    Fase 1 (ottobre – dicembre 2018):

    • Studio letteratura.
    • Interviste e focus group.
    • Due corsi di italiano L2.

    Fase 2 (gennaio – febbraio 2019): ricerca in Bangladesh.

    Fase 3 (marzo – maggio 2019):

    • Analisi dei dati raccolti a Venezia e analisi dei dati raccolti in Bangladesh.
    • Raccolta dati a Venezia.

    Fase 4 (giugno – agosto 2019):

    • Analisi dei dati raccolti nella fase 3.
    • Realizzazione di corsi di L2 sui temi della disabilità e della scuola.
    • Realizzazione dei primi seminari e delle prime formazioni rivolti a docenti e operatori sulla base dei dati raccolti.

    Fase 5 (settembre – metà ottobre 2019): ultima ricerca a Dhaka.

    Fase 6 (metà ottobre – dicembre 2019):

    • Analisi dei dati raccolti in Bangladesh e ultima raccolta dati a Venezia.
    • Buone pratiche per la gestione dei minori stranieri disabili.
    • Realizzazione di corsi di italiano L2 sul tema della disabilità.
    • Seminari e formazioni.

    Fase 7 (gennaio – marzo 2020): analisi dati e disseminazione.

  • Fabio Caon (Supervisor) è docente di Didattica delle Lingue e Didattica della Comunicazione Interculturale e della Letteratura presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia – Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati. All’interno dello stesso Dipartimento, è direttore del Laboratorio di Comunicazione Interculturale e Didattica e fa parte del Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue (CRDL). Dirige una collana di studi sulla Comunicazione Interculturale (Comint) ed è autore di volumi sulla didattica delle lingue e sulla comunicazione interculturale. È infine referente scientifico della ricerca, in fase di conclusione, Educittà sulle motivazioni all’apprendimento della lingua italiana da parte di donne adulte bengalesi sul territorio di Venezia.

    Valeria Tonioli (Research Fellow) è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha conseguito un dottorato di ricerca in cotutela di tesi in Lingue, culture e società moderne e Scienze del linguaggio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e in Traduzione, Interpretazione e Studi Interculturali presso l’Università Autònoma di Barcellona. Si occupa di didattica della lingua italiana come seconda lingua (L2), comunicazione interculturale e mediazione linguistica e culturale. È autrice di saggi in libri e riviste ed autrice di materiali didattici per la didattica dell’italiano come L2.

    È previsto il coinvolgimento nell’implementazione del progetto anche di assegnisti di ricerca, collaboratori e borsisti che operano attualmente all’interno del LabCom nell’ambito della mediazione interlinguistica ed interculturale – Annalisa Brichese e Giulia Bortolon – o sulla facilitazione della comunicazione interculturale all’interno di servizi socio-educativi, Claudia Meneghetti, così come sulla strutturazione di una mappa di osservazione della comunicazione interculturale di libero accesso online (Balboni, Caon, 2015), Sveva Battaglia.

    Al fine di dare un’organica strutturazione al progetto si prevede di lavorare in collaborazione con esperti di diversi ambiti e discipline, raccogliendo interviste e sviluppando attività di confronto in un’ottica di networking territoriale. In particolare, il progetto prevede il coinvolgimento: per il Comune di Venezia, del Servizio Immigrazione, dell’Unità Operativa Complessa del settore Mediazione e Azioni per la Città Multiculturale e del Reparto di Neuropsichiatra Infantile del Servizio Età Evolutiva dell’AULSS3; per il Comune di Ferrara, dell’Unità Operativa Integrazione Scolastica Minori Disabili e Stranieri.

Torna su