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Ricercatore

Lidia Manzo

Macro ambito di ricerca

Studi sociologici

Progetto di

Enzo Colombo, Università degli Studi di Milano

  • Sinossi
  • Outcomes
  • Timeline
  • Gruppo di ricerca
  • Dopo un lungo periodo di esperienza di emigrazione, a partire dalla fine degli anni settanta, l’Italia è divenuta un luogo di immigrazione. Nel primo periodo, l’attenzione sul nuovo fenomeno si è focalizzata sui fenomeni che hanno dato origine alla migrazione, ai processi di insediamento dei nuovi migranti, alla diversità delle provenienze e delle motivazioni alla migrazione. Dopo la fase di ‘scoperta’ del nuovo fenomeno, l’attenzione si è spostata a includere anche le cosiddette ‘seconde generazioni’, studiandone gli atteggiamenti, le forme di identificazione e i progetti per il futuro. Alla luce del carattere strutturale assunto dalla diversità culturale in un contesto di crescente globalizzazione, queste ricerche, seppure importanti, necessitano un’ulteriore integrazione. Si tratta non solo di guardare alle caratteristiche di una presunta “Alterità esterna” che dovrebbe essere integrata nel tessuto delle società ospitanti, ma piuttosto di rendere conto del funzionamento delle relazioni sociali in società sempre più strutturalmente caratterizzate da super- (Vertovec 2007) o hyper- (Tasan-Kok et al. 2009) diversità.

    Il progetto si colloca in quest’ultimo approccio, analizzando le relazioni amorose tra giovani adulti (18-34 anni) e focalizzandosi sui rapporti di coppia che coinvolgono soggetti che hanno un background familiare migratorio e soggetti con background familiare ‘autoctono’. La ricerca adotta la prospettiva del multiculturalismo quotidiano (Colombo 2006; Wise, Velayutham 2009), cioè considera la differenza culturale non come un ‘dato’ ma come una risorsa ‘politica’ che i soggetti possono utilizzare nelle loro relazioni quotidiane per definire le situazioni, tracciare confini, favorire relazioni o creare forme di esclusione e chiusura.

    Attraverso 13 focus group con 102 giovani di 18-34 anni, interviste etnografiche a 8 coppie interculturali ed analisi delle loro reti personali, la ricerca – condotta nell’area metropolitana di Milano tra il 2018 e il 2020 – esplora come i giovani in Italia si rappresentano e praticano le relazioni affettive interculturali quotidiane e quale significato viene ad assumere la differenza culturale nel caso in cui lo “straniero” sia il partner amoroso. Dai risultati emergono quattro temi principali: 1) il modo di percepire la differenza nei legami affettivi come un’opportunità arricchente; 2) la significatività della posizione sociale del partner per l’accettazione nel contesto familiare; 3) i valori che rendono problematica una relazione interculturale, riferiti soprattutto a differenze religiose e di genere; 4) le forme di pregiudizio razziale latente. Nelle conclusioni insistiamo sulla percezione di “normalità” dell’amore  interculturale: un’esperienza della diversità che, se da un lato diviene risorsa, dall’altro “crea problema” quando incontra l’ostilità delle generazioni precedenti.

  • Outcomes

    I prodotti della ricerca sono orientati a pubblici diversi:

    1. Comunità scientifica. I principali risultati della ricerca sono stati pubblicati e/o sottoposti per pubblicazione a riviste peer review nazionali e internazionali.
    2. Public Engagement. I risultati della ricerca vengono costantemente comunicati e condivisi anche al di fuori del contesto accademico, contribuendo al discorso pubblico sulle coppie interculturali nella nostra società. Di cui di seguito vengono riportati alcuni esempi degli interventi di comunicazione effettuati e in corso di sviluppo: pubblicazioni divulgative a livello nazionale o internazionale; partecipazioni a trasmissioni web, radio e televisive a livello nazionale o internazionale; partecipazioni attive a incontri pubblici organizzati da altri soggetti (ad es. caffè scientifici, festival, fiere scientifiche, ecc.); organizzazione di eventi pubblici; pubblicazioni (cartacee e digitali) dedicate al pubblico esterno; siti web interattivi e/o divulgativi, blog; organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica utilità aperti alla comunità; iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori; iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani; iniziative di democrazia partecipativa (es. consensus conferences, citizen panel).
    3. Policymaker. É stato realizzato un Policy Brief su possibili iniziative e politiche pubbliche per supportare le trasformazioni nel modo di vivere le relazioni affettive dei giovani adulti cresciuti in contesti di super-diversità e per contrastare forme di discriminazione e di razzismo.
    4. Insegnanti, educatori, professionisti che lavorano con giovani. Realizzazione di un kit multimediale con i dati dalla ricerca che consentano di definire lo spazio sociale del fenomeno e la sua rilevanza. Si forniranno, in modo facilmente consultabile, i punti salienti dello studio, quali fattori favoriscono o rendono problematiche le relazioni sentimentali ‘interculturali’, come cogliere indicatori di situazioni problematiche e richieste di aiuto, come supportare e promuovere ‘buone pratiche’ che rafforzino il pluralismo e la convivenza democratica. Il kit multimediale potrà essere utilizzato anche come strumento didattico e formativo in contesti scolastici e ricreativi per combattere stereotipi e difficoltà di comunicazione intergenerazionale. (Questa fase è stata sospesa durante la pandemia Covid-19).
  • Timeline

    Fase 1 (ottobre-dicembre 2018): formazione del ricercatore, al fine di rafforzare le conoscenze teoriche e metodologiche adeguate per una efficace realizzazione della ricerca. Raccolta di dati e di documentazione scientifica sul tema della ricerca. Analisi esplorativa secondaria dei dati quantitativi del fenomeno in analisi. Costruzione di sinergie e possibili campi di analisi comune con gli altri progetti.

    Fase 2 (gennaio – dicembre 2019): lavoro di campo:

    • organizzazione di 8 focus group per un’analisi degli atteggiamenti dei giovani adulti nei confronti delle relazioni interculturali, tenendo conto della loro collocazione sociale;
    • individuazione di 8 coppie ‘interculturali’ i cui soggetti saranno intervistati separatamente in più occasioni secondo il metodo dell’intervista biografica. Verranno inoltre intervistate (intervista narrativa) alcune persone significative della rete relazionale delle coppie individuate (genitori, amici, colleghi di studio o lavoro). Si prevede, nel complesso, la raccolta di circa 40 interviste;
    • raccolta dei dati necessari per la network analysis e l’analisi spaziale (GIS) delle relazioni dei soggetti coinvolti in questo approfondimento;
    • riprese del documentario partecipato.

    Fase 3 (gennaio-marzo 2020): analisi sistematica del materiale raccolto, riprese del documentario partecipato e restituzione dei risultati della ricerca.

  • Enzo Colombo (Supervisor) è professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università degli Studi di Milano. Tra le sue aree di specializzazione, si citano: società multiculturali, relazioni interculturali, dimensioni culturali della globalizzazione, nuove forme di razzismo e di cittadinanza, rivendicazione di appartenenza e richieste di riconoscimento dei giovani figli di immigrati, metodi qualitativi (etnografia).

    Lidia Manzo (Research Fellow) è una sociologa e attivista che si occupa di etnografia urbana, migrazioni e politiche abitative. Durante il dottorato (Trento 2014) ha studiato i processi di gentrificazione ed espulsione di fasce più vulnerabili della popolazione a Brooklyn, collaborando con la City University di New York (2011-12). È stata responsabile italiana del progetto HOUWEL (2013-16), finanziato dall’Unione Europea presso l’Università di Amsterdam e ricercatrice presso il Dipartimento di Geografia della Maynooth University (2015-18) dove ha analizzato le pratiche alternative alla finanziarizzazione del settore abitativo che rivendicano il “diritto alla città” di Dublino.

    Il gruppo di ricerca del Dipartimento di scienze sociali e politiche (SPS) di UNIMI su multiculturalismo quotidiano, giovani e differenze di genere è un gruppo multidisciplinare (sociologi, politologi e antropologi) di docenti, assegnisti di ricerca e PhD candidate che sviluppa ricerche empiriche sia quantitative sia qualitative. I membri del gruppo di ricerca collaborano con: il centro di ricerca coordinata interdipartimentale Gender, sulle pari opportunità e differenze di genere; il Laboratorio Escapes, sulle migrazioni forzate; il Laboratorio LIMeS, su immigrazioni, multiculturalismo e società; tutti ospitati all’interno di SPS.

    Il progetto si inserisce in una decennale linea di ricerca sul tema del ‘multiculturalismo quotidiano’ sviluppata dal proponente anche in collaborazione con altri gruppi di ricerca nazionali (Torino, G. Semi; Padova, A. Frisina; Genova L. Queirolo Palmas) e internazionali (A. Wise, Macquarie Univ. Australia; A. Harris, Deakin Univ. Australia; C. Broom, Univ. of British Columbia, Canada; M. Antonsich, Loughborough Univ. UK).

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